17.01.23 IL GUDICE BEATO LIVATINO, ESEMPIO DI VITA PER LE NUOVE GENERAZIONI

Oltre seicento studenti presenti all’incontro della Peregrinatio dedicato alle scuole

Roma, 17 gennaio 2023 _ Non un segno del destino ma il segno che lo Stato è fortemente impegnato nella lotta contro la mafia; così, proprio nella giornata dello storico arresto del boss della mafia Matteo Messina Denaro, i giovani hanno incontrato la reliquia del Giudice Livatino. Erano oltre seicento gli studenti delle scuole romane, medie e superiori, giunti all’incontro a loro dedicato che si è tenuto nella chiesa di Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio che, con la notizia della cattura, hanno avuto la prova del risultato dell’impegno delle forze dell’ordine e dei magistrati pronti a mettere il proprio lavoro e la propria vita al servizio della legalità.

Ricordato come il ‘Giudice ragazzino’, Rosario Livatino con il suo sacrificio in nome della giustizia e con coerenza piena tra fede cristiana e vita, è un esempio che deve ispirare i ragazzi come ha sottolineato Giovanni Conzo, Procuratore Aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Roma: “Rosario Livatino vive anche attraverso i ragazzi come quelli che hanno seguito con tanto interesse questa manifestazione così impegnativa e importante. Nei loro occhi ho visto la speranza, la voglia di cambiare la società che davvero può cambiare solo se si riparte da loro”.  Ai giovani spetta quindi l’eredità morale che ha lasciato il Giudice Livatino e per questo è importante che conoscano la sua storia in modo che possano trarre l’ispirazione e la forza per lottare e costruire una società migliore. Ha aggiunto Giovanni Conzo: “Noi magistrati e forze dell’ordine facciamo il nostro dovere cercando di farlo al meglio, però è la società che deve vincere il male, la criminalità, la Mafia, la Camorra e la ‘Ndrangheta che purtroppo non conoscono limiti geografici e sono ormai radicate in Italia e nel mondo”.

Anche Franco Roberti ex magistrato e attualmente membro del Parlamento Europeo intervenuto all’incontro in qualità di relatore, ha voluto sottolineare come le mafie siano ormai transnazionali, cioè operino su più territori e non soltanto su quello originario, ma siano ben radicate in altre aree anche lontane. “È importante coordinare gli sforzi per prevenire e contrastare il fenomeno mafioso fra tutti i Paesi che ne sono interessati. È necessario rafforzare gli enti normativi, armonizzare questi strumenti quantomeno tra i Paesi appartenenti all’Unione Europea e soprattutto rafforzare lo scambio di informazioni”. Ha proseguito Franco Roberti: “Oggi possediamo gli strumenti per favorire la circolazione tempestiva di tutte le informazioni; questo è servito molto contro il terrorismo e serve moltissimo contro le mafie, sia per quanto riguarda il versante delle organizzazioni militari, sia per quanto riguarda le organizzazioni economiche e cioè le mafie che riciclano, che corrompono, che trasferiscono i soldi all’estero nascondendoli nei paradisi fiscali”.

Oggi, la sacra reliquia sarà accolta anche dai giovani dell’Università Europea di Roma con cerimonia ufficiale presenziata dal Magnifico Rettore e dal corpo accademico (dalle 12.00 alle 14.00). In prima mattinata (dalle 9.00 alle 11.00), la camicia simbolo del martirio ha fatto tappa alla Suprema Corte di Cassazione, ospitata nel Cortile d’Onore e omaggiata nell’Aula Magna.

Mentre alle ore 15.00 è attesa alla Camera dei Deputati dove sarà il Presidente On. Lorenzo Fontana a fare gli onori prima del suo trasferimento alla Chiesa di San Gregorio Nazianzeno nella Cappella della Camera dei Deputati con venerazione congiunta delle rappresentanze della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.

Sito ufficiale della Peregrinatio del Beato Rosario Angelo Livatino.